Udine, capoluogo di antichissime origini del Friuli, è un’elegante città situata nel cuore della Regione,naturale e strategico crocevia di strade adagiato in un’ubertosa pianura.
Di origini preromane, si parla della città per la prima volta in un documento dell’imperatore Ottone II, datato 983 d.C., in cui è citato il Patriarcato di Aquileia e si confermava il predominio della Chiesa sul locale castello.
Patriarcato che vi avrebbe trasferito la sede della Chiesa di Aquileia, sotto Bertoldo di Andechs: in tal modo l’importanza della città s’accrebbe di molto, diventando il principale riferimento amministrativo e religioso.
Sotto questo forte impulso spirituale, la città di Udine diviene fulcro religioso anche nel suo aspetto urbanistico, arricchendosi di maestosi edifici sacri.
Dopo questo periodo di prosperità e successivamente alla cessione del Friuli alla Serenissima, la città perse d’importanza, stante il suo ruolo decentrato rispetto agli interessi della subentrata repubblica.
La raffinata civiltà veneta sarebbe stata a metà ottocento soppiantata dall’Austria che, successivamente, ne avrebbe garantito un collegamento diretto con la mitteleuropa grazie all’attivazione d’importanti infrastrutture ferroviarie.
Da questo momento in poi, la città si arrichisce di nuove prospettive urbanistiche, con stilemi propri del liberty e dell’eclettismo dominante dell’epoca.
Il ‘900 non dispensò dalle guerre neppure quest’angolo di Friuli e la città conobbe notevoli danneggiamenti, e non fu risparmiata neppure da un tragico terremoto che disastrò la regione a metà anni’70.
Tuttavia,il caparbio spirito di queste genti, considerato vero e proprio paradigma per l’attaccamento alle tradizioni e la dedizione al lavoro, permise la resurrezione della città da questi difficili passaggi storici, riproponendola nel suo habitus attuale di elegante e operosa capitale economica e commerciale della regione Friuli Venezia Giulia.
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