Probabile castelliere protostorico prima e punto di osservazione d’epoca romana poi, il castello di Gorizia dà le prime notizie di sé attorno al 1146, quando comparve per la prima volta la notizia dell’insediamento di una contea in zona.
Durante il tredicesimo secolo la fortificazione che domina la città dall’alto di un colle alluvionale fu ampliata e nacque un borgo fortificato subito all’esterno di questa.
Molteplici sono le vicissitudini legate al maniero e alla storia della vasta Contea di Gorizia; nel 1508, dopo solo otto anni dalla scomparsa dell’ultimo conte, la città passò di mano alla Repubblica di Venezia, che rivendicava il diritto di successione alla contea, passata di mano a Massimiliano I d’Absburgo.
Nei soli tredici mesi di dominio veneziano, la fortificazione fu munita di ulteriori strutture che la rendevano adatta alle moderne tecniche di guerra. Di quel periodo rimane il leone marciano in pietra, che sovrasta l’ingresso principale.
Il rinnovamento delle strutture fortificate perdurò sino al diciottesimo secolo, quando allo studio delle polveriere e dei muraglioni vi si applicò anche il matematico e astronomo Edmund Halley, cui è intitolata una famosa Stella Cometa.
Da quel periodo in poi, vista la stabilità politica dell’Impero Absburgico, la struttura fu impiegata unicamente come caserma.
Gravemente danneggiato dai bombardamenti della Grande Guerra, il castello fu oggetto di un restauro che intese tener conto delle varie fasi storiche della struttura.
Oggi, oltre a esser simbolo della città di Gorizia, è sede espositiva e di importanti appuntamenti culturali.
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